VENERDI' SANTO - Processione della Santa Spina

La sera del Venerdì Santo dalla Chiesa del Carmine esce la processione della Santa Spina, aperta dalle Confraternite con gli stendardi abbassati e abbrunati.
La sua origine affonda le radici sul finire del XII secolo, esattamente nel 1295, anno in cui un frate francescano portò a Noto dalla Palestina una reliquia, indicata come una delle spine della corona di Cristo.
La Santa Spina, come sempre da è chiamata la reliquia, viene portata in processione, chiusa nella preziosa teca che il Vescovo regge sotto il pesante baldacchino, fra due ali di fedeli che chinano la testa al suo passaggio.
Vengono poi l'Urna del Cristo Morto e la statua dell'Addolorata.
La prima è portata a spalla dai portatori di San Corrado, mentre la seconda da portatori della Associazione Portatori della Madonna Addolorata di Noto.
Precede la tromba che a tratti squarcia il profondo silenzio cupo, emettendo ad intervalli un lugubre e prolungato "Si-Sol", seguito subito dallo scandire di pochi colpi solenni di tamburo.
Da lontano emergono nel silenzio totale, impressionante, le note dolenti delle marce funebri eseguite dalla banda musicale cittadina.
Alla processione, che si snoda solenne lungo le principali vie della città, giungendo fino alla Chiesa del Crocifisso, partecipa numerosa la comunità ecclesiale, canonici, sacerdoti, seminaristi e le varie autorità civili, e soprattutto il popolo, a testimonianza di una autentica esigenza spirituale.


- Testo a cura di Vincenzo Zappalà, tratto dal sito "Isola in Festa".
- Foto tratte dal web.